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Il nostro progetto punta a rivalutare ed esaltare gli elementi costitutivi di quel corpus di conoscenze ed esperienze alla base della contro-cultura che dagli anni ’30 del secolo scorso continua a essere di grande attualità nel mondo occidentale, nonostante i tentativi di insabbiamento portati avanti dalla “società dello spettacolo” e dall’appattiamento del mainstream, resta l’accesso a strumenti e risorse di base, autoctoni e autonomi capaci di innescare pratiche di sopravvivenza, di resistenza e finanche di una vera e propria vita indipendente, qui e ora.

È tuttavia necessario ampliare ed approfondire, oltre che condividere tutt’altro che solo a livello individuale, le possibili conoscenze ed esperienze  in direzione di un’efficacia operativa e di un avanzamento ontologico in assenza dei quali si rimane in balia di piccoli e grandi strateghi (del nulla) nonché alla merce’ di tradizioni totalitaristiche, religioni dogmatiche e corporazioni mediatiche.

Lungo l’urgente percorso di integrazione e aggiornamento continuo, come pure di sperimentazione senza rete, di tali pratiche e strumenti va emergendo una ontologia plurisfaccetata capace di  mettere in dialogo tra loro filosofia e scienza, arte, media e quant’altro per ristabilire l’essenza del vivere in quell’universo incantato e in quegli stati di coscienza caratteristici della parte destra del cervello, basati su una rivisitazione creativa della “antica saggezza” che ieri come oggi sfocia in un rinascimento delle idee e della convivialità, dell’indipendenza e della condivisione.

Occorre dar vita a una pratica ontologica “macro-meso-microscopica”, sia geopolitica rispetto al pianeta sia intima per noi stessi, onde consentire di “situare” e di “situarci”, ampliando al contempo l’accesso a quegli stessi strumenti e risorse di base indispesabili per leggere adeguatamente la post-modernità.

 

Da qui il senso del “macroscopio”: abbandonare la logica della rappresentazione mediata che prende il posto della realtà, del telefonino che tutto riprende e filtra per lasciarci affranti in un mondo senza qualità o sensazioni, e soprattutto senza corporeità e senza i suoi rischi. Un macroscopio per ampliare orizzonti e prospettive anzichè ridurli ad amebe giriformi, per partecipare alla costruzione di scenari concretamente vivibili, per collegare i puntini del divenire globale evitando di rimanere anestetizzati dalla in-corporetà corrente. Un modesto contributo al tentativo di sviluppare al meglio le poliedriche potenzialità umane, pur sempre in simbiosi con ogni altra creatura vivente e nell’ambito di un pianeta, l’unico che ci ospita, tanto elettrico quanto ecologicamente allo stremo.
Macroscopio come accesso (e utilizzo) a strumenti di indagine per promuovere una contestualizzazione politica, strategica e culturale, sia odierna che storica, capace di dare senso e impeto a dinamiche partecipate fuori dal coro. Dall’esplorazione di percorsi mediatico-creativi alla riesamina dell’espansione della consapevolezza, dalla liberazione di utopie e visioni per un futuro auspicabile (e necessario) alla riappropiazione di percezioni di consapevolezza onirica (e innata).
Ecco alcuni dei percorsi che proveremo a esplorare:
  • Bio-hacking
  • Epigenetica
  • Consciousness & Altered States
  • Politica e meta-politica
  • Media e creatività
  • ….e molto di più.

E per contatti di qualsiasi tipo, siamo qui, thanks!